di Sergio Secci
POSADA Prosegue con grande entusiasmo il progetto di sensibilizzazione al costituendo parco di Tepilora-Fiume Posada, nelle scuole elementari e medie dei quattro comuni interessati. Legambiente, che collabora con gli enti e le rispettive scuole, ha voluto coinvolgere, oltre a volontari anche studiosi ed esperti della zona che hanno parlato agli alunni dell’importanza straordinaria dell’istituzione del parco che è la base da cui partire per progettare i futuri scenari di sviluppo socio-economico e culturale di quest’area della Sardegna. Ricca di grandi potenzialità, non solo ambientali e paesaggistiche ma anche di monumenti e beni culturali, risalenti a diverse età, dal Neolitico al Nuragico, dall’epoca Romana al Medioevo, in alcuni casi poco valorizzati. Già da alcuni mesi, in alcune classi di Bitti, Torpè, Posada e Lodè, si sono svolte lezioni di educazione ambientale che hanno visto come esperta della materia Marta Battaglia affrontare importanti tematiche a riguardo, mentre riguardo l’etnologia e la lingua sarda è stata la volta di Angelo Canu di s’Ufitziu de sa limba sarda ad esporre e trattare argomenti importanti come la cucina tipica tutto rigorosamente in limba. Per l’archeologia è toccato ad Alberto Pala illustrare le testimonianze archeologiche di Torpè, Posada e Lodè attraverso lezioni supportate da audiovisivi, testi e carte tematiche. Su questo aspetto importante, legato alla Scienza dei Beni Culturali, alcune maestre delle scuole elementari e medie, tra cui Giuliana Capra, Paola Mangia e Pasqualina Carta, hanno lavorato in modo accurato e sensibile con le loro classi, proponendo delle escursioni con gli alunni in alcuni siti importanti come la fonte sacra di Romanzesu a Bitti e il nuraghe quadrilobato di San Pietro a Torpè.