oe in sas iscolas maternas de Bitzi…
“Gatu pasteri
si cheres ismurtzare
ti nche deves andare.
Pristu a su tzilleri!”
“Custu nuscheddu
est de sorigheddu
e crudu o cotu
mi lu màndigo totu.”
de Jorgi Rusta
BITTI. L’attività parrocchiale Sacro Cuore di Gorofai si è conclusa, a seguito di un interessante percorso didattico, con un lavoro in limba. I ragazzi hanno salutato i genitori e le maestre presentando in lingua sarda la storia di Pinocchio, adattate dalle insegnanti su un copione proposto da s’Ufitziu Limba Sarda della provincia di Nuoro, distretto numero 3. È stato il coronamento di un anno scolastico che ha visto la collaborazione dell’assessorato alla cultura-biblioteca comunale, che per mezzo dell’Uls provinciale, ha svolto un laboratorio didattico di due mesi con incontri settimanali di lettura animata con le storie che venivano narrate ai bambini con l’ausilio di proiezioni. I laboratori sono proseguiti con il lavoro delle maestre che stimolavano la fantasia dei bambini proponendo di disegnare quanto emergeva da racconti. Da questo è nato l’opuscolo Pinguineddu e Atteros contos, curato dall’Uls e fortemente voluto dall’assessore Ivana Bandinu, dove sono riportati i racconti (traduzioni dall’italiano di racconti per bambini) e i disegni dei piccoli alunni dell’asilo. Un lavoro davvero gratificante alla luce dei risultati ottenuti. (b.a.)
BITTI. Nei cinque paesi dell’Alto Nuorese ha ripreso l’attività dell’anno 2013 dello sportello di s’Ufitziu de sa limba sarda della Provincia. L’iniziativa in corso interessa i comuni del mandamento 3 che comprende Bitti (giovedì ore 11-13), Lula (martedì ore 11-13), Onanì (martedì ore 15,30-17,30), Orune (giovedì ore 15-17) e Osidda (giovedì ore 8,30-10,30).
Il progetto del corrente anno dispone, quindi, che l’operatore deve espletare due ore per ogni settimana in ogni comune interessato.
Nella nota informativa si sottolinea che gli orari potrebbero cambiare a secondo il lavoro da svolgere nei comuni. S’Ufitziu seguirà la strada tracciata negli anni scorsi, a disposizione delle amministrazioni e delle scuole.
Intanto a Bitti insieme alla scuola materna Sacro Cuore della parrocchia di Gorofai, i bambini stanno seguendo un laboratorio di lettura in sardo. Si precisa, ulteriormente, che l’operatore è a disposizione per le attività in grado di dare visibilità a sa limba sarda attraverso traduzioni, laboratori didattici, locandine e altro. Referente Jorgi Rusta.
Per informazioni chiamare il 3479241295 oppure via email all’indirizzo jorgi.rusta@gmail.com. (b.a.)
di Sergio Secci
POSADA Prosegue con grande entusiasmo il progetto di sensibilizzazione al costituendo parco di Tepilora-Fiume Posada, nelle scuole elementari e medie dei quattro comuni interessati. Legambiente, che collabora con gli enti e le rispettive scuole, ha voluto coinvolgere, oltre a volontari anche studiosi ed esperti della zona che hanno parlato agli alunni dell’importanza straordinaria dell’istituzione del parco che è la base da cui partire per progettare i futuri scenari di sviluppo socio-economico e culturale di quest’area della Sardegna. Ricca di grandi potenzialità, non solo ambientali e paesaggistiche ma anche di monumenti e beni culturali, risalenti a diverse età, dal Neolitico al Nuragico, dall’epoca Romana al Medioevo, in alcuni casi poco valorizzati. Già da alcuni mesi, in alcune classi di Bitti, Torpè, Posada e Lodè, si sono svolte lezioni di educazione ambientale che hanno visto come esperta della materia Marta Battaglia affrontare importanti tematiche a riguardo, mentre riguardo l’etnologia e la lingua sarda è stata la volta di Angelo Canu di s’Ufitziu de sa limba sarda ad esporre e trattare argomenti importanti come la cucina tipica tutto rigorosamente in limba. Per l’archeologia è toccato ad Alberto Pala illustrare le testimonianze archeologiche di Torpè, Posada e Lodè attraverso lezioni supportate da audiovisivi, testi e carte tematiche. Su questo aspetto importante, legato alla Scienza dei Beni Culturali, alcune maestre delle scuole elementari e medie, tra cui Giuliana Capra, Paola Mangia e Pasqualina Carta, hanno lavorato in modo accurato e sensibile con le loro classi, proponendo delle escursioni con gli alunni in alcuni siti importanti come la fonte sacra di Romanzesu a Bitti e il nuraghe quadrilobato di San Pietro a Torpè.
Tziu pascale morinne in su letu
Non bi l’achiat prus, non bi l’achiat prus
Ma l’est bastatu unu litru de Vernaccia,
como est tranquillu e viva a sa vaccia
Lu biet Frantziscu Maria e Pascale
Su binu bonu non faghet mai male
Ma cando est bitu in cumpantzia
salute bos siat salute.
Poi b’est Maria amante distrata
Un amore novu l’at conquistata
Una cupa de binu, s’abratzat e basat
Si nche la biet dae s’oje a su cras
Amore bellu caru tesoro
Intro de die ti juco in su coro
Ma cando tocat s’Ave Maria
Jeo ti lasso pro sa malvasia
Cheriat mortu a balla sola
Su c’at ibentatu sa coca cola
Sa bita pro chie juchet chereveddu
Bi cheret fiascos de binu nieddu
Su binu est bellu, est generosu
Faghet allegru su ch’est umbrosu
Biite totu,bumbade meta
Ma datze cara a sa brachetta